CAPAREZZA TRACKLIST
Ricomincio da capa 1. Prologo
2. Mea Culpa
1998 (Autoprodotto) 3. Tutta flava e famiglia
Alternative Rap 4. Dannata giornata di pioggia
5. Telemonezza
Artist 6. Mi è impossibile
Michele Salvemini - voce 7. La tua maledizione
8. Nel paese dei balordi
9. Lavvoltoio
10. Portate altro vino 11. Vivo in inquietudine
12. Ti clonerò
13. Spina nel fianco
14. Con i calli sulle mani
15. Amen
16. Epilogo
Mikimix con questo casereccissimo demo cambia pelle, slegandosi dal "fantoccio spacciato impegnato più nel risultato che nella partita" che era ai tempi della sua fallimentare gavetta musicale, per iniziare la sua metamorfosi verso lo stadio conclusivo di MC tagliente e singolare oggi ben noto con il nome di Caparezza.
Premetto: son cresciuto a pane e Caparezza. Ricordo quando alle elementari ci esaltavamo tra amici sbocconcellando le parole delle canzoni dell'album Verità Supposte nel tragitto casa-scuola scuola-casa; ricordo di quanto mi stesse simpatico quel capellone dai modi tanto esagitati, quasi fosse una scoppiettante confezione di popcorn -colma di invettive ilarità- a cui tanto -allora- non badavo.
Insomma era musicalmente orecchiabile, quello mi bastava.
Detto ciò con Ricomincio da Capa il neo-nato cantante Molfettese inverte drasticamente la rotta disconoscendo il suo passato artistico senza risparmiarsi un colpo, spara su tutti caricando una massiccie dosi di risentimento astioso; canzoni quali Mea Culpa (faccio il mea culpa di una situazione che / mi aveva tolto la gioia di vivere.) oppure L'avvoltoio (bussi ancora una volta all avvoltoio, baratti una speranza col tuo poco orgoglio) denotano questo sentimento bruciante di rinascita punto poi cardine dell'album.
Telemonnezza, Con i Calli sulle Mani, Nel Paese dei Balordi sono invece le prime avvisaglie compositive di stampo critico/canzonatorio con le quali Caparezza riesce sapientemente a miscelare tra le strofe, fiale al vetriolo e toni burleschi. Veramente caratteristiche inoltre anche Dannata giornata di Pioggia e Vivo in Inquietudine, che viaggiano su binari diversi da quelli della critica sociale e pongono il focus su considerazioni introspettive della realtà nella quale viviamo. Mi sento di dare una nota di merito a Mi è impossibile, lode alla musica nascosta però tra le rime baciate di un testo che potrebbe star descrivendo tutto al fuorchè di questa. Veramente meritevole.
Bisogna dare atto a Caparezza per quanto inusuale sia il suo modo di fare "hip hop" della sua prismatica destrezza linguistica e della sua grande cultura. Delineando in generale questo suo primo lavoro si riscontra un potenziale davvero enorme ma una limitatezza -risicata- per quello che concerne la maturità di alcune tracce. Normale quindi per un album autoprodotto d'esordio decisamente apprezzabile nonostante le imperfezioni, levigate egregiamente nei due album seguenti. Insomma una capacità espressivo/compositiva sicuramente originale e una prosa efficacemente -come dire- rispecchiante dei tempi nostri. Forse più vostri, o meno miei.
"Son due ore che cammino sotto il sole
ho un sassolino nello stivale che mi fa male
ma lo lascerò
perchè convivo con i problemi che ho
e lo so, e che il vento non ne ruberà nemmeno un po'
a questa vita che va avanti
inghippo dopo inghippo
sul palco tragicomico
come De Filippo mi destreggio
so che se va male mi può andare andare pure peggio
mi faccio coraggio
e se c'è veleno omaggio, come ostaggio, lo assaggio"
Caparezza - Vivo in Inquietudine
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